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Commemorazione 4 Novembre ed inaugurazione Monumento al Ten. Pil. Ernesto Cabruna - 6 novembre 2016

Buongiorno e ben ritrovati, anche quest’anno alla celebrazione del 4° novembre.
Saluto le Istituzioni, le Autorità, Le Associazioni combattentistiche e d’arma, e tutti i cittadini presenti quest’oggi.
Alla tradizionale cerimonia di ricordo della nostra Festa per l’Unità d’Italia e delle Forze Armate, quest’anno abbiamo voluto aggiungere un tassello in più alla nostra storia.
Nel proseguo delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra, abbiamo voluto ricordare il coraggio, l’ardore e l’amore per la Patria da parte di un uomo, un Carabiniere, un aviatore che sopra i nostri cieli seppe diventare eroe di guerra ed esempio per tutti coloro che ancora oggi dedicano la loro vita agli ideali in cui credono, nella difesa del proprio Paese e della propria gente.

Ernesto Cabruna, aviatore Tenente dei Carabinieri e Medaglia d’Oro al Valor Militare, sopra i nostri cieli divenne protagonista di una storica impresa che lo vide trionfare - da solo - contro 11 aerei nemici. Era il 29 marzo del 1918 e Cabruna non aveva ancora 30 anni.
Non ebbe paura di sfidare chi, in quantità, gli era superiore.
Sapeva che la scommessa che non si gioca è una scommessa già persa.
E lui la giocò e la vinse, facendo battere in ritirate gli aerei dei nemici.
Oltre all’indiscusso valore militare di quel gesto, l’impresa di Carbruna ci insegna ancora oggi a non fermarci dinanzi alle difficoltà, ai timori, alle condizioni apparentemente avverse, a quello che è - in fondo - l’unico vero ostacolo che dobbiamo superare quando si pone dinanzi a noi una sfida.
E quell’ostacolo non è altro che la paura di non riuscire, di deludere e di deludere anche noi stessi.
Affrontare la vita con coscienza ma anche con coraggio è il primo modo per riuscire, per tagliare i traguardi che ci attendono e per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. La stessa sfida accolta e concretizzata oggi da parte del 51 stormo qui rappresentato nella persona dal Colonnello Pilota David Morpurgo, e dal generale Marchese che ci ha permesso di inaugurare la deriva di un Amx gentilmente concessa dall’Aereonatuca militare.
Ecco come dobbiamo ricordare questo traguardo come anche l’impresa di Cabruna, ossia una spinta che l’uomo deve sapersi dare quando tutto sembra perduto.

Come quella stessa spinta con cui i Pontepiavensi seppero affrontare, esattamente 50 anni fa, l’alluvione che colpi le loro case e il loro paese e di cui stamattina abbiamo fatto memoria all’inizio delle celebrazioni con il ricordo al bersagliere Eros Perinotto eroicamente scomparso mentre prestava soccorso alla cittadinanza.
Nella speranza che il suo ed il loro esempio possa guidarci nel rinsaldare ancor più il nostro spirito vincere e di essere uniti contro le difficoltà, io vi ringrazio.
E, in chiusura, lasciatemi ringraziare, a nome dell’intera cittadinanza che rappresento, il Maestro Burigana che ha voluto realizzare e donare al nostro Comune un mosaico creato con la tecnica antico romano bizantina, che rappresenta lo stemma di Ponte di Piave.
Vi invito ad ammirarlo lì dove sarà posto, nell’aula consiliare del nostro Municipio.
Lì dove si discutono e si prendono le decisioni per guidare il nostro paese, ci sarà ora un mosaico a rappresentare, con ogni suo singola tassella, l’intera comunità pontepiavense, che ancora una volta ci ricorda che “da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano”.

Grazie a tutti!

Il Sindaco
Paola Roma

Ponte di Piave, 6 novembre 2016