Piazza Garibaldi 1 - Tel. +39 0422 858900

PEC protocollo.comune.pontedipiave.tv@pecveneto.it

Contrasto: a
Testo:
a a a

mercoledì 28 novembre 2007 - Intervento sulla casa di riposo

INTERVENTO DEL SINDACO AL DIBATTITO SULLA CASA DI RIPOSO

Ponte di Piave 23 novembre 2007

Il tema della residenzialità e della semiresidenzialità extraospedaliera è oggi al centro dell'attenzione di noi Sindaci nell'ambito dell'elaborazione delle politiche di attenzione all'anziano.

Tali politiche si snodano lungo due assi portanti: l'aiuto al mantenimento il più a lungo possibile dell'autonomia; l'attenzione verso coloro che tale autonomia non hanno più affinché i loro bisogni possano essere soddisfatti nel pieno rispetto della loro peculiare personalità e in un contesto comunitario.

Entrambi i cennati aspetti hanno trovato una felice sintesi nel corposo lavoro di redazione del "Piano di zona dei servizi alle persona 2007-2009" che la Conferenza dei Sindaci ha predisposto lo scorso anno e che ora l'Azienda ULSS n. 9 sta utilizzando come prezioso ausilio nell'erogazione della propria prestazione dei servizi assistenziali.

Non più tardi di giovedì scorso, la predetta Conferenza dei Sindaci dell'ULS 9 (comprendente 37 Comuni) ha cominciato a discutere sulle linee di indirizzo del bilancio previsionale 2008 e sono emerse, copiose, le forti difficoltà circa il mantenimento di tutti i servizi alla persona già in essere: ciò per le notevoli problematiche connesse alla copertura dei costi necessari alla garanzia di attività che forse il cittadino medio considera essere gratuito "per definizione" ma che tali - altrettanto verosimilmente - non potranno più essere.

Il dibattito è solo all'inizio ma sarà necessario condurlo con rigore e, allo stesso tempo, con buon senso: impresa non facile perché destinata a coniugare l'oggettività dei saldi di bilancio con le quotidiane esigenze di larghe fette di cittadini che si appellano alle Istituzioni di fronte a situazioni spesso al limite.

Consapevoli della rilevanza del nostro ruolo in questo ambito, noi Sindaci cercheremo di fare del nostro meglio.

* * *

Ma, in questa sede, vorrei cogliere anche l'occasione per pubblicamente ringraziare chi ha inteso sviluppare e portare ad egregio compimento - qui a Ponte di Piave - un singolare ed esemplare modello di quella che vorrei definire "economia sociale" e sto evidentemente parlando della "Cooperativa Insieme Si Può".

Guardate: oggi c'è sempre più bisogno di economia sociale ed in questo senso la Provincia di Treviso potrebbe (se non lo è già...) diventare un laboratorio unico in Italia.

Perché dico questo: perché nella nostra società trevigiana emergono bisogni sempre nuovi, del resto la complessità rappresenta il denominatore comune della modernità.

E' opportuno rilevare che, tra interventi dello Stato ed iniziativa economico-privata, c'è una terra di nessuno di domande che provengono dalla società civile che attendono risposte nuove.

E' questo, infatti, lo spazio dell'economia sociale, uno spazio che la Cooperativa Insieme Si Può sta egregiamente riempiendo, anche qui - a Ponte di Piave - fornendo un esempio di modello di sviluppo non solo nel gestire la nostra Casa di Riposo, ma anche espletando tutta una serie di ulteriori servizi a beneficio dell'intera collettività (dal servizio mensa nelle scuole e a favore dei più disagiati nel nostro Comune, al sostegno infermieristico nei casi di urgenza, alla formazione degli OO.SS.; mi fermo qui per evitare di trascurare ulteriori importanti funzioni su cui penso poi il direttore Beninato si intratterrà).

Chiudo dicendo che quella dell'economia sociale rappresenta oggi una sfida, un auto-provocazione anzitutto per il complesso mondo del non-profit: perché l'economia sociale deve oggi convincersi che non può più limitarsi agli interventi sulle emergenze, ma deve dimostrare di essere all'altezza dell'elaborazione di una nuova cultura; ciò che mi pare la Cooperativa (dopo oltre vent'anni di lavoro svolto nel sociale a più livelli) voglia fare non solo accreditandosi come qualificato interlocutore di una pluralità di soggetti istituzionali (Uls, Comuni, terzo settore in generale) ma anche promuovendo lo sviluppo dell'economia sociale e della relativa educazione con originali forme di approfondimento del tema attraverso, per fare un esempio concreto, la fondazione culturale "Ispirazione", vero motore strategico della complessa macchina organizzativa di Rina Biz, capace - quest'ultima - di far capire a tutti i suoi interlocutori che l'economia sociale oggi ha mutato il proprio DNA ed che ha qualcosa da dire e da trasmettere alla nuova dimensione etica che dovrebbe assumere la cultura d'impresa dei nostri tempi moderni.

Grazie a Lei ed ai suoi validi collaboratori per averci aiutato (e per aiutarci quotidianamente) a cogliere l'importanza e la strategicità di questo nuovo modello di sviluppo.

Buon lavoro a tutti.

Roberto Zanchetta
Sindaco Ponte di Piave