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15 novembre 2008 - Consegna della bandiera appartenuta alla Maestra Vittoria Biraghi

Il momento della consegna 

Cari Ragazzi,  

tra le tante materie scolastiche che studiate, tutte utili ed interessanti, una delle più importanti è certamente la storia. 

La storia, infatti, facendoci conoscere le persone e gli avvenimenti che ci hanno preceduti ci aiuta a vivere il nostro presente, evitando i grandi errori del passato. 

Nella maggioranza dei casi, quelli che studiamo sono personaggi celebri come Capi di Stato, condottieri, uomini di cultura, sportivi e così via. Ci sono, però, tante persone che hanno contribuito alla nostra storia e non sono diventate famose, come per esempio i nostri nonni o come la maestra Vittoria Biraghi, della quale le vostre insegnanti vi hanno parlato e che oggi tutti insieme vogliamo ricordare.    

Di tutti i personaggi storici che conosciamo, le cose che subito ci vengono in mente -come nel caso della maestra Vittoria Biraghi- sono i simboli ai quali li associamo e gli esempi che ci hanno lasciato. 

L’esempio che questa maestra ci ha lasciato è il grande e amorevole rispetto che provava verso i bambini ai quali si rivolgeva sempre con spirito materno.    

Il simbolo al quale associamo la maestra Vittoria, e che oggi Vi viene donato, è la nostra Bandiera Italiana: il Tricolore bianco, rosso e verde.Il Tricolore è stato da lei custodito gelosamente per tutta la vita come ricordo del suo insegnamento qui a Ponte di Piave, tanti anni fa, nella scuola elementare di Busco che oggi non esiste più e che voi idealmente rappresentate.    

Per aver vissuto il dramma della guerra e averne conosciuto l’orrore, questa giovane maestra aveva molto a cuore il Tricolore italiano, simbolo della nostra patria, della Unità Nazionale e quindi di tutti noi.      

Abbiamo celebrato la settimana scorsa la giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate. 

In questa occasione, a Vittorio Veneto, Giorgio Napolitano, il nostro Presidente della Repubblica, ha ricordato che il Tricolore, ossia la nostra bandiera, rappresenta la speranza del presente e non un vecchio ricordo del passato.   

La maestra Vittoria lavorò proprio qui a Ponte di Piave, tra le difficoltà del dopo guerra, vicina a bambini molto sfortunati, con la certezza che i suoi piccoli studenti avrebbero ricostruito l’Italia migliore di come l’avevano ereditata.Proveniente da una grande città come Milano, non esitò a trasferirsi nella parte d’Italia più martoriata dalla guerra, nella zona più povera e disastrata, con la convinzione che in questi luoghi c’era da fare qualcosa di importante, anche se per lei era molto scomodo e faticoso. Non pensò a se stessa, pensò agli studenti che avevano bisogno e partì senza esitare.      

Tornata a casa, trattenne con sé la Bandiera Italiana che sventolava sulla scuola, come un simbolo della sua permanenza a Busco e come ricordo di tutti gli alunni che aveva educato a diventare bravi cittadini ed onesti lavoratori.   

Oggi il suo Tricolore torna tra noi e speriamo sia seguito anche dal suo esempio. E se vogliamo onorarlo, tocca a tutti noi farlo sventolare idealmente, impegnandoci ad essere bravi studenti ed onesti cittadini.La missione delle maestre nell’educare una comunità studentesca multietnica ai valori fondamentali della democrazia non è oggi meno difficile.La scuola può fare molto per favorire la coesione sociale che rappresenta l’obiettivo irrinunciabile di una società complessa che sta affrontando una crisi di portata storica. 

Il faticoso compito degli insegnanti, sempre meno riconosciuto, può essere assolto con efficacia se c’è la  solidarietà di chi governa e la collaborazione dei genitori e dell’intera comunità. 

A Voi ragazzi, l’augurio di un futuro di pace ed alle insegnanti l’invito a non perdere la speranza, nella consapevolezza del valore altissimo della loro funzione. 

W il Tricolore, W l’Italia e un’Europa di pace!  

Roberto Zanchetta – Sindaco Ponte di Piave