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La Storia di Ponte di Piave

VignetiLa storia di Ponte di Piave è sempre stata caratterizzata e condizionata dalla vicinanza con il Piave ed importantissimo, per la nascita dell'attuale assetto amministrativo e geografico, fu il cambio di corso del fiume avvenuto nel 1500.

Postumiia anticaNel medioevo la "Callalta" (strada alta) era la più importante via di comunicazione tra Treviso, Oderzo ed il Friuli Venezia Giulia e l'attuale via Postumia ne ricorda l'antico percorso. La via, all'epoca, era interrotta solo in prossimità del Piave e così nella prima metà del 1200, per deliberazione del Comune di Treviso, venne costruito, in località Barbarana (attuale paese di S. Andrea di Barbarana), un ponte in legno mentre a capo di quest'ultimo, sulla riva trevigiana del fiume, venne eretta anche una torre attraverso la quale era obbligatorio transitare (la torre si trovava vicino all'attuale cinema "Luxor" in via Gasparinetti).

Nello stesso periodo i monaci benedettini dell'abbazia di S. Maria del Pero (sita in Monastier di Treviso) costruirono, dove ora si trova l'Oratorio dedicato alla Madonna Addolorata nel Borgo Sottotreviso, una chiesa dedicata a S. Andrea. La località comprendente, quindi, la chiesa di S. Andrea e la torre del ponte veniva anticamente indicata come Barbarana, S. Andrea di Barbarana o Località del Ponte e si trovava alla destra del Piave (l'attuale "Fossa Bruna" segue all'incirca il percorso del Piave antecedente il suo cambio di corso).

Nello stesso periodo, inoltre, l'appellativo Ronchi/Ronche indicava quella porzione di territorio alla sinistra del Piave, controllata dalla Podesteria di Oderzo, in cui sorgeva la chiesa di S. Tomaso di Canterbury (si trovava dove ora c'è l'attuale chiesa di Ponte di Piave) che apparteneva all'importante pieve di S. Romano di Negrisia. Con il termine Ronchi/Ronche veniva indicata quell'area che poi diventerà Ponte di Piave.

Nella prima metà del 1500 la chiesa di S. Andrea, a causa dei continui straripamenti del Piave, fu definitivamente spostata nell'odierna località di S. Andrea di Barbarana mentre sulle rovine della chiesa benedettina venne eretto il sopra citato Oratorio dell'Addolorata (il quale rimase sotto il controllo della nuova chiesa di S. Andrea).

Mercato anticoUn tempo, quindi, gran parte dell'attuale Ponte di Piave si trovava alla destra del fiume ma verso la fine del 1500 un'ennesima piena ne spostò definitivamente il corso lasciando la torre e l'Oratorio alla sua sinistra; tale zona, in ricordo dell'originaria dipendenza dalla Podesteria di Treviso, prese il nome di Borgo Sottotreviso.

In seguito, tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo, la chiesa di Negrisia perse la sua importanza a vantaggio della pieve di Ronchi/Ronche. Ponte di Piave nacque verso la metà del 1800 e nel 1866 il Borgo Sottotreviso passò al Comune ed alla Parrocchia di Ponte di Piave, cessando l'antica dipendenza da S. Andrea di Barbarana.Tra le case dominicali si ricorda villa Wiel a Negrisia affrescata esternamente, contornata da un grande parco.

BibliotecaOggi Ponte di Piave, pur essendo in zona di vocazione agricola, e' anche un centro industriale e artigianale. Lo scrittore contemporaneo Goffredo Parise scelse di abitare a Ponte di Piave e ne divenne cittadino onorario. Alla sua morte lascio' al Comune l'abitazione che, in base alle sue volonta', e' attualmente destinata a fondazione e attivo centro di cultura.

 

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Fonti:
Archeologia Uomo Territorio, L'oratorio dell'Addolorata a Ponte di Piave. Indagini preliminari, 1989-1990. Luciano Mingotto, Claudio Rorato


Per una storia di Ponte di Piave, fogli sparsi, Claudio Rorato


"L'amministrazione comunale di Ponte di Piave nel secondo dopoguerra (1945 - 1956)" di Luca Zamuner