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Buongiorno a tutti,
e grazie per essere qui oggi a ricordare Fausto Coppi: la leggenda del ciclismo, a 57 anni dalla sua scomparsa avvenuta il 2 gennaio 1960.
“L’uomo solo al comando”, era riuscito a fare sognare l’Italia povera e contadina che tentava faticosamente di scrollarsi di dosso il fardello della guerra.
Il Campionissimo aveva contribuito a “fare Italia” in un momento in cui era forte il desiderio di far nascere un Paese migliore.
Gianni Brera lo ha descritto così: “La figura del Coppi dava l’impressione di un’invenzione della natura per completare il modestissimo estro meccanico della bicicletta”.
Oggi Ponte di Piave lo ricorda insieme in questo Tempio a lui dedicato e a tutti quei corridori che questa disciplina l’anno fatta propria e hanno sapito regalare emozioni: a questi corridori vorrei lasciare il messaggio che il Campionissimo vuole sia ancora nostro e ancora attuale:
“Per un corridore il momento più esaltante non è quando si taglia il traguardo da vincitori. E' invece quello della decisione, di quando si decide di scattare, di quando si decide di andare avanti e continuare anche se il traguardo è lontano.”
Grazie Campionissimo, grazie Associazione Sportiva dilettantistica Fausto Coppi!
Ponte di Piave, 6 gennaio 2017
Il Sindaco - Paola Roma