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Ponte di Piave avrŕ la sua tangenziale

gio 31 lug 08

Rimandare all’infinito la realizzazione di nuove opere infrastrutturali o ritardarne la costruzione con sterili opposizioni potrebbe portare al collasso del territorio: ecco perché il tema della mobilità di persone e merci è diventato centrale nelle politiche che governano i nostri territori”.

Poiché è cosa buona e giusta battere il ferro finché è caldo, è proprio partendo da queste affermazioni rilasciate dall’Assessore alla Mobilità Regionale, Renato Chisso, che ritengo doveroso attualizzare con forza il perentorio impegno con cui il Presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, ha chiuso il C.d.a. di Veneto Strade venerdì scorso, dicendo: “Ponte di Piave avrà la sua tangenziale”.

Lo faccio proprio oggi in occasione dell’ennesima importante inaugurazione lungo la S.R. 53 Postumia, ossia l’apertura ufficiale della nuova intersezione con la S.R. 515 “Noalese”, opera del resto importantissima e strategica per l’intero territorio trevigiano, ed alla vigilia di un atteso altro vernissage di Veneto Strade, il 7 agosto p.v., per la Tangenziale di Pieve di Soligo.

Riprendo il discorso perché i miei cittadini si sono sollevati un po’ a seguito dell’annuncio, in qualche misura liberatorio, del Presidente della Provincia, ma – siccome sono stati troppo a lungo “vezzeggiati” sul tema tangenziale (ora dall’uno, ora dall’altro interlocutore, sia esso provinciale che regionale) – ora si chiedono: “La tangenziale si farà… ma quando???”

Ecco il motivo del rinnovato mio pressing ai vertici di Veneto Strade affinché, superato l’imbarazzante tergiversare del Distretto Idrografico Treviso – Venezia, si riesca a disegnare un credibile cronoprogramma concernente la scansione temporale delle varie fasi progettuali e cioè si riesca a capire quando inizierà la progettazione preliminare, quella definitivo e quella esecutiva per poter anche verosimilmente prefigurare il passaggio dalla fase della progettazione a quella dell’apertura dei cantieri. E’ bene, infatti, non nascondere che ulteriori incognite sono sempre dietro l’angolo – a partire dalle necessarie valutazioni di impatto ambientale e della altrettanto necessaria valutazione circa l’inserimento paesaggistico della infrastruttura stradale.

Per gli addetti ai lavori, queste due variabili rappresentano sempre dei grossi punti interrogativi, sia per la loro ricaduta sul quadro economico finale che per le complicazioni procedurali che ne derivano.

Non posso nascondere che sono stati in molti a pressarmi affinché una delegazione pontepiavense fosse presente all’inaugurazione del nuovo viadotto a Treviso con cartelli e striscioni volti a “rinfrescare la memoria” e chi di dovere sui precisi impegni da assumere anche sulla finora troppo trascurata tangenziale di Ponte di Piave.

Non ho raccolto la protesta ed il legittimo sfogo espresso dai miei concittadini perché rimango convinto che le vere risposte si ottengono solo con il dialogo e con la pacatezza dei toni. Purché – beninteso – dialogo, pacatezza e tempestività di risposta ci siano… fin da subito!!!

Ecco perché rimango in fiduciosa attesa della precisa calendarizzazione dell’opera per comunicarla ai miei cittadini, giustamente arrivati al limite della sopportazione.

Roberto Zanchetta
Sindaco Ponte di Piave
29 luglio2008



news pubblicata il gio 31 lug 08