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10 febbraio

sab 10 feb 18

Il 10 febbraio si celebra il "Giorno del Ricordo",  dedicato alla tragedia della foibe.

La legge 92 del 2004 sancisce come la "Repubblica riconosce il 10 febbraio quale giornata del Ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".

Una verità della quale oggi siamo a conoscenza grazie a tutti coloro, familiari delle vittime, storici, associazioni, che con caparbietà si sono battuti in questi anni e continuano a battersi affinché la parola foibe sia dentro il nostro vocabolario e rimanga sempre impressa nella nostra mente.

Le foibe sono delle cavità carsiche, spaccature naturali del terreno localizzate presso le montagne del Carso, in Friuli, nelle quali tra il 1943 ed il 1945 furono gettate migliaia di persone sia morte che vive, da partigiani slavi ed in parte pure italiani, che si vendicarono in quel modo contro i fascisti e le popolazioni locali non comuniste.

Ancora oggi non si sa con sa con esattezza quante furono le vittime delle foibe, date le difficoltà di rinvenire i corpi all’interno delle voragini, di certo si sa però che furono infoibati non solo fascisti, ma anche cattolici, liberaldemocratici, socialisti, donne e bambini.

Molti innocenti furono massacrati, giustiziati, ed infine gettati nelle fosse carsiche, destinati pertanto a morte certa, ed ulteriormente oltraggiati poiché lungamente ignorati dalla storiografia ufficiale.

La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, fu firmato il trattato di pace che assegnava alla Jugoslavia l'Istria e la maggior parte della Venezia Giulia.



news pubblicata il sab 10 feb 18