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mar 13 dic 16

Da una recente relazione dell’Arpav emerge che la maggior criticità dello stato della qualità dell’aria,  conseguenza dell’innalzamento dei valori del PM10 e del Benzo(a)pirene, si verifica nel semestre invernale (mesi da gennaio a marzo e da ottobre a dicembre)

Ricordiamo che il pm10 (misuratore delle polveri sottili sospese nell’aria) è una delle maggiori cause di malattie respiratorie, e il Benzo(a)pirene è un inquinante cancerogeno. Entrambe le emissioni derivano principalmente dalla combustione di biomassa (legna) in impianti residenziali e di materiali vegetali in spazi aperti.

Per quanto riguarda il secondo caso, si fa riferimento nello specifico alla combustione di materiali vegetali derivanti da attività agricola (pratica molto diffusa nella nostra zona, in particolare dopo il periodo di potatura), ma anche da quella domestica (cimatura siepi e potatura alberi da giardino).

La legge 116/2014 sancisce la facoltà dei Sindaci di sospendere, differire o vietare tali combustioni quando sussistano condizioni metereologiche climatiche o ambientali sfavorevoli, ed il Regolamento di Polizia Rurale di Ponte di Piave, articolo 14, comma 1, il quale prevede che nei fondi agricoli e/o pertinenze abitative è vietato accendere fuochi, pena l’applicazione di sanzioni così come stabilito dall’articolo 71 del Regolamento medesimo.

Per i residui vegetali agricoli, la nostra amministrazione invita pertanto i cittadini all’astenersi dalla combustione di materiali vegetali, o di utilizzare pratiche alternative come la cippatura, mentre per i residui domestici, invita ad utilizzare il sistema di raccolta porta a porta di Savno, oppure il conferimento al Card.

news pubblicata il mar 13 dic 16

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