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Si è svolta domenica 5 novembre 2017 la commemorazione della ricorrenza dell'Unità Nazionale e della Festa delle Forze Armate.
E' stata anche l'occasione per ripresentare il progetto ideato dallo storico Vito Marcuzzo e dal Rotary dell'Opitergino Mottense, "I percorsi della Grande Guerra", che si va via via arricchendo con l'installazione a Ponte di Piave di due nuove "stele".
Dopo l'inaugurazione del monumento al Ten. Pilota Ernesto Cabruna, una deriva di un AMX gentilmente concessa dall'Aeronautica Militare, grazie al Comandante del 51° Stormo Colonnello Morpurgo, gli è stata dedicata una stele dove vengono raccontante le gesta eroiche di quella che è passata alla storia come la celebre impresa “Uno contro undici”, presente la nipote di Ernesto Cabruna, la Prof.ssa Matilde Bassi
Ernesto Cabruna, classe 1889, si arruolò nell'Arma dei Carabinieri a diciotto anni, per poi entrare temporaneamente a far parte del neonato Corpo dell'Aeronautica Militare. Partecipò a vari interventi a favore della popolazione, dapprima nel sud Italia, per poi giungere come volontario nelle zone del Nord-Est. La sua azione più importante e famosa avvenne il 29 Marzo 1918. Mentre sorvolava i cieli di Conegliano, avvistò dieci caccia in servizio ad un aereo da bombardamento austriaco e, nonostante fosse in inferiorità numerica, riuscì a superare le difese del contingente, abbattendo il capostormo e costringendo il commando austriaco alla ritirata proprio mentre sorvolavano Ponte di Piave. Questa azione gli valse la Medaglia d'Oro al valore militare, conferitagli nel 1924, e la cittadinanza onoraria di Ponte di Piave nel 1926.
Leggi la commemorazione del Sindaco alle celebrazioni del 4 Novembre
Quest'anno l'Amministrazione comunale ha voluto celebrare l'anniversario del 4 Novembre ricostruendo la memoria storica di una delle pagine più terribili della storia.
L'intenzione dell'Amministrazione comunale è stata proprio quella della condivisione di una memoria collettiva, soprattutto con le nuove generazioni.
L’obiettivo è quello di rendere facilmente fruibile per tutti un patrimonio storico-culturale fondamentale.
E' il caso del progetto di restauro conservativo della chiatta in ferro del Genio Pontieri austro-ungarico rivenuta lungo il tratto del fiume Piave che lambisce la frazione di Negrisia, restituendola alla comunità a memoria storica di quell'immane tragedia.
Il progetto di restauro è stato curato dalla restauratrice Marika Salatin, un ringraziamento anche al Rag. Gianni Pezzutto, all'Arch. Roberto Nardin della Soprintendenza ed alla Guardia di Finanza per la vigilanza garantita nel corso delle operazioni di recupero della chiatta.
La chiatta, dal latino volgare platta (ovvero “piatta”) era un barcone di ferro e veniva impiegata nei porti e nei canali come rimorchio o per il trasporto di materiali pesanti quali cannoni e ordigni bellici. La Chiatta in ferro ritrovata si presentava in forti condizioni di degrado, in quanto l’intera struttura appariva molto fragile e sia il fondo, sia i fianchi, erano ricoperti da incrostazioni di sassi, terriccio e sabbi.
Il progetto di restauro e di conservazione della barca ha riportato alla luce parti di legno ancora fissate ai fianchi con bulloni; è emerso inoltre il doppio fondo e le parti di legno che seguivano l’intelaiatura di ferro dove un tempo erano fissate le assi di legno.
La chiatta, in accordo con la Soprintendenza, è stata inserita in una teca di plexiglass chiusa antisfondamento, per proteggerla e conservarla al meglio nel tempo.
Un ringraziamento alle ditte Ralc Costruzioni, Nicola Pietro & C. e Azplast per l'esecuzione dei lavori ma soprattutto l'Amministrazione desidera ringraziare il CRIF – Consorzio Regimazione Idraulica Fiumi ed il suo Presidente Amedeo Zanardo che ha interamente finanziato i lavori di restauro, conservazione e della copertura in plexiglass della chiatta i
La cerimonia è proseguita con la parte più coinvolgente della giornata: un particolare ringraziamento viene rivolto al Sig. Lorenzo Mazzonetto che ha raccolto le testimonianze dei familiari di quelli che sono stati ricordati come gli eroi di Ponte di Piave, figli del Piave. E' stato reso omaggio a questi uomini figli, mariti, raccontando le loro storie personali di chi la Grande Guerra l'ha vissuta in prima persona: un racconto umano di chi si trovò coinvolto in quella immane tragedia.
Il Sindaco ha fatto dono ai famigliari di questi eroi di una targa a memoria delle loro gesta
Il caporal maggiore dell'80° reggimento fanteria della brigata Roma Paolo Bozzon di Negrisia è stato decorato con la Medaglia d'argento con annesso soprassoldo di lire 250 annue con la seguente motivazione:
“Alla testa del proprio plotone, con mirabile impeto, lanciavasi sulla trincea avversaria dove il nemico asserragliato opponeva disperata resistenza e nonostante rilevanti perdite subite, insieme con i superstiti del reparto, impegnava e sosteneva con valore una furiosa lotta corpo a corpo finché venne colpito a morte”
Era il 26 ottobre 1918 Monte Pertica – sul massiccio del Grappa
Ringraziamo il Coro ANA di Oderzo per aver condiviso con noi questa testimonianza raccolta nel libro pubblicato dal Coro stesso “Eroi del Piave – Uomini e storie della grande guerra
Nello Pavan e Ruggero Lorenzon – due concittadini di Negrisia che poco dopo la Battaglia del Solstizio furono protagonisti di un episodio di eroismo.
L'episodio narra che Ruggero Lorenzon non sapesse nuotare e che il compagno Nello Pavan si assunse la responsabiltà della salvezza dell'amico.
Nell'attraversare il fiume Piave, con i corpi avvolti con fronde tenute con i vimini delle grave, per ben 8 volte Ruggero Lorenzon fu travolto dalla violenza delle onde ed altrettante Nello Pavan lo ricondusse a galla finché toccando con i piedi il fondo Ruggero gridò esultante Terra terra.Era il grido di chi un giorno dopo lunghi mesi di lotte poteva scoprire un nuovo continente; fu pure il grido di vittoria, di chi, dopo lunghe ore di lenta agonia, aveva raggiunto la meta sospirata. La loro impresa permise di fornire importantissime informazioni sulle condizioni del nemico, sulle posizioni strategico militari delle artiglieri e delle fanterie, sui depositi di munizioni, sui mezzi di trasporto ed anche sulle perdite subite dal nemico.
Nel corso della cerimonia è stato ricordato che nell'atrio del municipio è allestita la Mostra sulla Grande Guerra, inaugurata a giugno in occasione del Raduno dei Giovani Alpini nella ricorrenza della Battaglia del Solstizio che ringraziamo
La mostra allestita dall'Associazione Argine Maestro 1915 - 1918 "I Caimani del Piave", non ha voluto esaltare il primo conflitto mondiale ma piuttosto ricordare chi quella guerra l'ha vissuta e combattuta. Una mostra che conduce il visitatore a ripercorrere il dramma del conflitto e che documenta, grazie anche all'esposizione di oggetti della vita quotidiana in trincea, lo spirito di sacrificio, il valore e l'amore per la Patria
Un ringraziamento al Presidente dell'Associazione Mirco Pagnossin, ed in particolare Mirco Roma.
La commemorazione è proseguita con la Santa Messa accompagnata dalle voci del Coro ANA di Oderzo.
La giornata si è conclusa con la presentazione ufficiale della nuova sede dell'ANC – Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, alla presenza dell'Assessore regionale all'Ambiente e Protezione Civile Giampaolo Bottacin
Leggi il discorso del Sindaco all'inaugurazione della nuova sede