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Il 14 e il 15 giugno l’Italia ospiterà a Roma l’evento globale del World Blood Donor Day, la giornata mondiale dedicata ai donatori di sangue istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo il rinvio dell’edizione 2020 a causa del Covid.
La giornata mondiale del donatore di sangue è stata istituita nel 2005 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e si celebra in tutto il mondo il 14 giugno, giorno della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e co-scopritore del fattore Rh.
“Nel territorio dell’Ulss 2 - afferma la dr.ssa Arianna Veronesi, direttore della Medicina Trasfusionale - l'elevato senso di responsabilità dei donatori, associati-affiliati e non, consapevoli dell'importanza del prezioso dono salvavita, ha fatto sì che essi non si siano mai negati alla donazione del sangue nonostante la pandemia in corso, contribuendo di fatto non solo all'autosufficienza provinciale, e compensazione regionale e/o extraregionale, ma anche rendendosi parte attiva nella costituzione della Biobanca Regione Veneto del plasma iperimmune, garantendone il suo utilizzo a fini terapeutici nell'ambito di un protocollo di studio di tipo interventistico. A tale proposito, sono stati 257 i pazienti che, ad oggi, hanno beneficiato di tale terapia. Il rispetto della raccolta del sangue secondo la pianificazione data è stato possibile grazie a tutti i donatori, ma anche, all'efficienza organizzativa dell'associazionismo nell'intero territorio provinciale: una rete che ha assicurato, nonostante le difficoltà note a tutti, di raggiungere anche obiettivi straordinari non preventivati come quello della Biobanca. Nel difficile periodo appena trascorso la già ottima collaborazione tra Ulss 2 e associazioni si è ancor più consolidata. A supporto di quanto affermato sulla generosità dei donatori - prosegue la dr.ssa Veronesi - la raccolta degli emocomponenti ha registrato nel 2020 solo una flessione complessiva pari al 5% rispetto all’anno precedente, pre-pandemico. Questo decremento delle donazioni, per fortuna non ha, di fatto, impattato sull'attività sanitaria complessiva.
I dati della raccolta dei primi 4 mesi del 2021 evidenziano una netta ripresa che dovrebbe portare a concludere l’anno con un incremento di attività di raccolta rispetto alla fase pre-Covid”.“I dati incoraggianti relativi alla raccolta di emocomponenti dall’inizio del 2021 - commenta il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi - dimostrano l'ottima sinergia tra le strutture ospedaliere, le unità di raccolta delle associazioni e la grande generosità dei donatori cui va il nostro sentito ringraziamento”.La Conferenza dei Sindaci, in linea con le disposizioni dell’Oms, si sta adoperando per attivare, tramite l’Azienda Ulss 2, una serie di iniziative sul territorio per diffondere un messaggio sull'importanza della donazione del sangue.
“Come Presidenti dei Comitati Sindaci dei Distretti di Treviso, Pieve di Soligo e Asolo – sottolineano Paola Roma, Lisa Tommasella e Annalisa Rampin – ci uniamo all’appello del direttore generale sull’importanza della donazione: donare il sangue è un atto di solidarietà che salva vite umane. Ringraziamo per questo i donatori e rivolgiamo un accorato appello per incoraggiare sempre più persone a donare il proprio sangue”.
2019: 50.058
2020: 47.565
gen-apr 2021: 17.921 (stima raccolta anno 2021: 53.763)
Contatti complessivi donatori potenziali circa 3.000
Donatori idonei per visita e/o esami 500
Donazioni plasma iperimmune 490
Pazienti trattati 257