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UNA COVATA DI CLASSE
Si racconta che Thomas Alva Edison si appassionò alla scienza dopo aver scoperto che per far schiudere le uova bisognava covarle. Nonostante avesse provato lui stesso a farlo, stando seduto su delle uova di oca, non ottenne il risultato sperato.
Questo episodio però fu la scintilla che fece nascere in lui la passione per la ricerca e la scoperta. Quando abbiamo pensato al nostro progetto, non credevamo cha avrebbe riscosso tanto successo, ma nei nostri ragazzi si è accesa la stessa scintilla, la stessa voglia di scoprire. Questo ci ha portati a lavorare per realizzare qualcosa di diverso dal solito ma che avrebbe lasciato il segno. È così che è partito il progetto ”Dall’uovo al pulcino”.
A metà del mese di maggio, calcolando i tempi per avere la schiusa prima della fine delle lezioni, abbiamo installato un’incubatrice all’interno della Scuola Secondaria di Primo Grado Ippolito Nievo di Ponte di Piave dopo aver ricevuto l’approvazione da parte del Comune e dalla Dirigenza.
Ogni giorno gli studenti della classe 1D, seguiti dal prof. Giacomini e dalla prof.ssa Scapinello, hanno avuto modo di contribuire attivamente al progetto andando a controllare la temperatura, mantenendo l’umidità costante, occupandosi del movimento, della speratura delle uova e accudendo i pulcini appena nati. Delle ventiquattro uova messe nell’incubatrice, 21 sono risultate fecondate, anche se alla speratura due ci erano sfuggite. La mattina del 31 maggio, a venti giorni dall’inizio del progetto, dall’interno delle uova si poteva sentire un pigolio e nel pomeriggio sono nati i primi due pulcini.
Il ventunesimo giorno ne sono nati altri undici. Sfortunatamente gli altri pulcini sono morti all’interno dell’uovo.
Questo ha permesso ai ragazzi di rendersi conto che la Natura ha i suoi tempi, i suoi imprevisti e i suoi incidenti, che talvolta non hanno una spiegazione chiara. Lavorando con passione, attenzione e rispetto si può comunque ottenere un buon risultato e alla base delle nuove scoperte e della voglia di capire e conoscere ci sono spesso delle cose inaspettate. Nonostante avessimo pensato inizialmente di far finire il progetto con la schiusa, su iniziativa dei
ragazzi si è deciso di farlo continuare, con l’adozione di otto pulcini.
Alcuni alunni, con il consenso dei genitori, si sono presi la responsabilità di far crescere i nuovi nati creando, a casa loro, un ambiente idoneo alla loro crescita, rimanendo in contatto con compagni e insegnanti, anche durante il periodo estivo, per scambiarsi informazioni e consigli.
Questa esperienza laboratoriale ha permesso di avvicinare ai ragazzi alla concretezza della Natura, imparando tramite l’esperienza diretta e vedendo cose che per molti di loro erano sconosciute.