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8 marzo

mar 08 mar 22

 

8 MARZO, CONFERENZA SINDACI ULSS 2 A SOSTEGNO DONNE E FIGLI MINORI VITTIME DI VIOLENZA. ISTITUITO UN FONDO DEDICATO

Comunicato stampa Az. Ulss 2 Marca Trevigiana

(n. 53/2022) L'8 marzo è la giornata internazionale per i diritti delle donne. Donne che hanno il diritto di non essere più vittime di violenza all'interno delle mura domestiche e di trovare sostegno, comprensione, aiuto da personale opportunamente formato e ospitalità in strutture adeguate, che possano garantire loro un posto sicuro. La violenza è una grave violazione dei diritti umani e un enorme problema di salute pubblica che coinvolge non solo il sistema sanitario, politico e giudiziario, ma la società tutta. È in quest’ottica che è stata ideata e realizzata un’iniziativa a sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro figli minori, che vede protagonista la Conferenza dei Sindaci con i Comuni afferenti all'Ulss 2 Marca trevigiana.

La Conferenza dei Sindaci, riunitasi venerdì 4 marzo, ha approvato, infatti, l’istituzione di un fondo dedicato al sostegno delle attività rivolte alla prima accoglienza delle donne vittime di violenza e dei loro figli minori. Ogni Comitato dei Sindaci - Treviso, Asolo e Pieve di Soligo – ha deliberato un fondo integrativo per la prima presa in carico di donne e minori vittime di violenza di euro 30.000 utilizzato per la realizzazione e il rafforzamento dei servizi nel territorio dei Comuni dei tre Distretti, garantendo la progettazione coordinata degli interventi e l’ampliamento dei servizi attraverso il Tavolo operativo interistituzionale al quale partecipano i tre distretti.

Tra gli obiettivi quello di ampliare la pronta accoglienza, garantendo a donne e minori un supporto professionale immediato, oltre ad un luogo sicuro dove potersi rifugiare, e quello di fornire agli operatori (Centri Anti Violenza, Servizi Sociali, Forze dell’Ordine, Pronto Soccorso) un servizio coordinato sul territorio e chiaro per modalità di accesso.

Tale iniziativa che si inserisce tra gli obiettivi dell’AGENDA 2030 – ha dichiarato il Presidente della Conferenza dei Sindaci, Paola Roma – è stata condivisa all’unanimità da tutti i Sindaci dei 94 comuni che ringrazio, e permetterà di far emergere all’interno dei tavoli dei Piani di Zona una progettazione condivisa e coordinata con una serie di interventi mirati nell’ambito dei tre Distretti socio-sanitari. A tal proposito ringrazio le colleghe Annalisa Rampin, Presidente del Comitato Sindaci del Distretto di Asolo, e Lisa Tomasella, Presidente del Comitato Sindaci di Pieve di Soligo,

per la costante collaborazione prestata, a dimostrazione che ancora una volta fare squadra ci permette di raggiungere traguardi importanti per soddisfare i bisogni delle nostre comunità”.

Ai Sindaci va un plauso e un sentito ringraziamento per quest’iniziativa – ha commentato il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi -. La presa in carico delle donne vittime di violenza, specie nella fase iniziale, è fondamentale e questo progetto va a supportare proprio il delicato momento della prima accoglienza. Alle donne voglio ricordare che siamo a disposizione per dar loro tutto il supporto necessario: uscire dalla spirale della violenza è possibile e necessario per regalare una vita di serenità e rispetto a sé e ai propri figli”.

LA SALUTE DELLE DONNE NELLA MARCA TREVIGIANA
Tutti i dati in uno studio fatto dal Servizio Epidemiologico in occasione dell’8 marzo

In occasione dell’8 marzo il Servizio Epidemiologico dell’Ulss 2, diretto dal dottor Mauro Ramigni, ha predisposto una “fotografia” dello stato di salute delle assistite. “Siamo un’Azienda “rosa” nella quale oltre il 75% delle dipendenti è donna – sottolinea il direttore generale, Francesco Benazzi -. In occasione della Festa della donna, oltre che rivolgere un sentito ringraziamento alle tantissime professioniste che fanno parte della nostra squadra, abbiamo voluto tracciare il quadro dello stato di salute della popolazione femminile. Il quadro che ne emerge evidenzia come le donne nella nostra Ulss godano, mediamente, di un buono stato di salute e di come siano state forse in grado di superare in maniera migliore rispetto agli uomini questi due anni di pandemia, nonostante si siano dovute frequentemente far carico di situazioni familiari e lavorative particolarmente impegnative. La fotografia tracciata evidenzia, invece, come possibili criticità per affrontare le quali metteremo in campo tutte le possibili soluzioni: l’invecchiamento della popolazione e il conseguente carico di malattie croniche (è un fenomeno che interessa tutti e due i sessi, ma avrà una componente femminile molto più ampia); il disagio psicologico post pandemia, che appare riguardare maggiormente le donne rispetto agli uomini; il perdurare di situazioni di violenza, che spesso faticano ad emergere e che non mostrano segni di diminuzione.

Demografia

Circa 450.000 donne vivono nella provincia di Treviso, di queste 16.500 hanno meno di 5 anni e 21.000 più di 84. La classe di età più rappresentata è quella delle nate tra il 1968 e il 1972 (37.500).
L’aspettativa di vita alla nascita è 86,1 anni.
Ogni 100 ragazze con meno di 15 anni ci sono 188 donne che ne hanno più di 64. Se l’andamento demografico di oggi continuerà tra 10 anni saranno 269. Ancora, nel 2030 la popolazione totale femminile diminuirà un po’ (circa 443.000 donne) ma le donne di 85 anni e più saranno 25.000 (+19% rispetto ad oggi).

Salute percepita

In provincia di Treviso 3 donne su 4 rispondono “Bene” o “Molto bene” alla domanda “Come va in generale la sua salute?”. Questo valore diminuisce con l’età, come è facile aspettarsi, ma anche con l’abbassarsi del titolo di studio (rispondono bene/molto bene l’87% delle laureate, ma solo il 63% delle diplomate in terza media) e con l’aumentare delle difficoltà economiche (80% di chi non ha difficoltà economiche contro il 44% di chi ne ha molte). Negli uomini queste differenze sono molto meno evidenti.

Stili di vita

Le donne mostrano generalmente di adottare stili di vita più salutari rispetto agli uomini: fumano meno (16,7% contro 26,7%); consumano alcol in modo meno rischioso sia abitualmente (2,5% vs 5,8%) che in modo binge (8,1% vs 22,1%). Unica eccezione: meno donne praticano attività fisica a livelli raccomandati rispetto agli uomini (48,7% vs 55,3%).

In un quadro generalmente buono sono da sottolineare 2 aspetti negativi che riguardano le classi di età più giovani: tra i 18 e i 24 anni il 16% delle donne riferisce consumo binge di alcol e il 36,6% fuma, dati ormai pressoché uguali a quelli degli uomini (19,6% binge e 35% fumatori).
Assistiamo anche ad un progressivo aumento della proporzione di donne con obesità: dal 7,1% del 2015-17 all'11,1% del 2020-21.

Depressione e disagio psichico

La percentuale di donne che riferiscono importanti sintomi di depressione continua ad aumentare (8,8% del 2020-21 contro 6,7% del 2015-17): sempre circa il doppio rispetto agli uomini. Il "malessere" psicologico ha visto invece durante il 2020-21 un'inversione nel confronto tra i sessi, risultando in aumento tra gli uomini e in diminuzione tra le donne: un possibile effetto correlato alla pandemia.

Violenza

Dal 2019 al 2021, 1.755 donne si sono rivolte ai nostri Pronto Soccorso perché vittime di aggressioni, 57 sono state ricoverate. In circa l'80% dei casi l'episodio di violenza ha avuto origine in ambito familiare. Nel 2020 si è riscontrato un calo del 25% di questi accessi: un dato coerente con quanto rilevato in Italia, dovuto alla difficoltà di far venire alla luce queste situazioni in periodo di lockdown.
Un numero simile di donne (1.734) si è rivolto nel triennio ai centri antiviolenza. Purtroppo questi dati quasi sicuramente sottostimano l'entità del problema, che non sembra mostrare segni di riduzione nel tempo.

Mortalità

In media sono 4900 le donne che muoiono ogni anno in provincia di Treviso. 6 decessi su 10 riguardano anziane sopra gli 85 anni di età, a confermare una aspettativa di vita molto alta.
Il 33% delle morti è causato da malattie cardiovascolari, il 23% da tumori. Tra questi ultimi il principale responsabile di morte rimane quello mammario, seguito dal cancro ai polmoni e da quelli a colon e pancreas.
Il tumore alla mammella rimane anche il più frequentemente diagnosticato, rappresentando circa un terzo delle nuove diagnosi.


Screening

La nostra Ulss offre 3 campagne di screening organizzato, 2 delle quali rivolte solo alle donne (cancro della mammella e della cervice uterina) a cui si aggiunge quella per il colon retto.
Queste azioni raggiungono la grande maggioranza della popolazione.

Determinanti di salute: istruzione e reddito

Le donne, soprattutto le giovani, hanno titoli di studio più alti: (sotto i 34 anni il 28% delle donne è laureato contro appena il 17% degli uomini).
Il 26% delle donne tra i 18 e i 69 anni lamenta difficoltà economiche (cioè risponde di far una qualche fatica ad arrivare a fine mese). Nelle laureate questa percentuale scende al 14,7%. I dati del 2020-21 mostrano una sostanziale uguaglianza tra uomini e donne in queste risposte, con un aumento degli uomini che segnalano difficoltà. Un dato su cui va ulteriormente indagato l'effetto dovuto alla pandemia: il 26% delle donne e il 31% degli uomini riferisce un peggioramento delle condizioni economiche dovuto al Covid.

Covid

Nei 2 anni di pandemia più di 97.000 donne si sono ammalate; circa 3.700 sono state ricoverate e 979 sono morte. L'80% dei decessi e il 41% dei ricoveri ha riguardato persone con più di 80 anni, anche se i casi in questa classe di età sono stati appena il 7%.
I tassi di ricovero (826 contro 1200 per 100.000) e mortalità (219 contro 286 per 100.000) tra le donne sono nettamente inferiori a quelli degli uomini, soprattutto col crescere delle età, mentre non si rilevano sostanziali differenze per quanto riguarda il tasso di casi globale. Dati questi coerenti con quanto rilevato in ambito nazionale.
Le donne comunque sembrano essere più consapevoli degli uomini della possibile gravità di questa malattia: il 34% contro il 28% degli uomini ripensa in maniera "dolorosa" a questa esperienza e ancora oggi il 14% si sente molto preoccupata rispetto al 3,5% degli uomini.
Non ci sono invece differenze per la copertura vaccinale, sostanzialmente uguale tra i due sessi.

 

L'Amministrazione comunale in occasione della Giornata della donna organizza MERCOLEDI' 9 MARZO 2022 un recital di Sandro Buzzatti dal titolo "Canituccia e le altre" racconti di Matilde Serao, Goffredo Parise e Stefano Benni con protagoniste femminili.

Accompagnamento musicale di Roberto e Adelaide Gemo.

Per info: visita la pagina della Biblioteca 

 

 

 

 

 



news pubblicata il mar 08 mar 22